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mercoledì 16 giugno 2010

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mercoledì 2 dicembre 2009

Fisco: niente sanzioni se il professionista non presenta la dichiarazione dei redditi

Non è punibile il contribuente che sia incorso in violazioni imputabili al professionista, anche in mancanza di una sentenza penale definitiva a carico del professionista stesso. La Corte di Cassazione, con la sentenza 25136, conferma che l'esonero da sanzioni opera anche al di fuori della fattispecie disciplinata nell'articolo 1, legge 423/1995. Nel caso in oggetto, un contribuente era rimasto vittima della condotta illecita del professionista incaricato della consulenza tributaria e contabile, il quale non aveva presentato la dichiarazione, né aveva provveduto a versare le imposte.
 
 A fronte dell'accertamento dell'Amministrazione finanziaria, la parte ha chiesto l'esonero da sanzioni. Il Fisco ha però osservato che difettavano le condizioni previste all'articolo 1, della legge 423, che prevede l'annullamento delle sanzioni solo in presenza di sentenza di condanna irrevocabile.

La Cassazione ha osservato come la previsione richiamata dall'Amministrazione non esaurisca la casistica dell'esonero da sanzioni. In base all'articolo 6 del decreto legislativo 472/97, infatti, il contribuente non è punibile quando il pagamento del tributo non è stato eseguito per un fatto denunciato all'autorità giudiziaria. Poiché, in virtù del principio di non contestazione, risultava acclarato in atti che il soggetto passivo aveva presentato denuncia a carico del professionista, e poiché la disposizione del 1997 non richiede l'esistenza di un giudicato penale, le sanzioni sono state conseguentemente annullate

lunedì 16 novembre 2009

Interessante sentenza del Tribunale di Mantova su interessi e rivalutazione

Tribunale di Mantova, 3 novembre 2009 – Est. Laura De Simone.

Obbligazioni e contratti – Frazionamento della domanda di adempimento di unica pretesa creditoria – Proposizione di successiva domanda per interessi e rivalutazione – Legittimità – Esclusione.

E' improponibile la domanda in cui la domanda di condanna al pagamento di interessi e rivalutazione risulta frazionata da altra precedentemente proposta e passata in giudicato per la condanna al pagamento del capitale, e questo alla luce del principio del giusto processo, che tale non potrebbe essere ove frutto di abuso. (lds)


Il testo integrale

mercoledì 11 novembre 2009

Facciamo i Giapponesi????


Iniziamo oggi a scrivere su questo nuovo strumento, e giusto oggi il Sole 24 ore pubblica una interessante inchiesta sulla nostra amata professione forense e sul futuro che, per qualche fortunato collega d'oltralpe o d'oltreoceano è già realtà.....

E se facessimo anche noi i Giapponesi?? Intendo dire, se facessimo come hanno fatto loro negli anni 60, quando dopo la batosta della seconda guerra mondiale, si rimboccarono le maniche e, copiando prima, e migliorando poi sempre di piu' divennero cio' che sono oggi??

Leggete l'articolo che trovate in questo link e saro' lieto di leggere i Vostri commenti.

FG

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